E' il testamento di quel buon sovrano, dal felice destino:
periscono le generazioni e passano,
altre stanno al loro posto,
dal tempo degli antenati.
I re che esistettero un tempo
riposano nelle loro piramidi,
sono seppelliti nelle loro tombe
i nobili e i glorificati egualmente.
Di coloro che han costruito edifici,
di cui le sedi più non esistono,
cosa è avvenuto?
Ho udito le parole
di Imhotep e di Hergedef,
che moltissimi sono citati nei loro detti:
che sono divenute le loro case?
I muri sono caduti
le loro dimore non ci sono più,
come se mai fossero esistite.
Nessuno viene di là,
che ci dica la loro condizione,
che riferisca i loro bisogni,
che tranquillizzi il nostro cuore,
finché giungiamo a quel luogo
dove sono andati.
Rallegra il tuo cuore:
ti è salutare l'oblio.
Segui il tuo cuore
fintanto che vivi!
Metti mirra sul tuo capo,
vestiti di lino fine
profumato di vere meraviglie
che fan parte dell'offerta divina.
Aumenta la tua felicità,
che non languisca la tua anima.
Segui il tuo cuore
e la tua felicità,
compi il tuo destino sulla terra.
Non affannare il tuo spirito,
finché venga per te
quel giorno della lamentazione.
Ma non ode i loro lamenti
colui che ha il cuore stanco:
i loro pianti non salvano nessuno
dalla tomba.
Pensaci,
passa un giorno felice
e non te ne stancare.
Vedi, non c'è chi porta con sé i proprio beni,
vedi, non torna chi se n'è andato.